martedì 28 gennaio 2014

Recensione: "Fire" di Kristin Cashore

Titolo: Fire.
Autore: Kristin Cashore
Editore: DeAgostini
Traduttore: Claudia Resta
Anno di pubblicazione: 2009
Genere: Fantasy
Numero pagine: 492 (circa)

Al di là dei sette regni vivono creature dalla bellezza mozzafiato, animali dai colori sgargianti capaci di ammaliare gli uomini e di prendere possesso delle loro menti.
Sono i mostri.
Fire è una di loro: l'unico mostro in tutta la Valle con sembianze umane. Molti vorrebbero impadronirsi del suo enorme potere e sfruttarlo per usurpare la corona, ma Fire ha giurato di usare il suo fascino solo per difendersi dai suoi nemici.
Non è facile, però, mantenere i buoni propositi.
Non quando re Nash e i suoi fratelli hanno bisogno del suo aiuto.
Non quando un intero esercito è pronto a sacrificarsi per proteggere quel che rimane del regno.
Non quando il principe Brigan le sta così vicino.

ATTENZIONE! POSSIBILI SPOILER.

Di tutta la "Trilogia dei Sette Regni" questo è stato il primo libro che ho letto (anche se si tratta del secondo in ordine di pubblicazione) e quello che mi ha spinto a leggere gli altri due romanzi. L'ho amato già dalla sinossi sul retro e dalla copertina. Poi l'ho aperto e mi sono innamorata ancora di più. Non sto scherzando.
Partiamo dalla copertina su cui sono ben evidenti l'arco e le frecce, armi peculiari della protagonista e un viso femminile tagliato a metà, il tutto nelle tonalità del rosso; è una copertina semplice, senza troppi fronzoli, ma che comunque attira l'attenzione e l'interesse del lettore.
La trama è avvincente nonostante in alcuni punti stenti a partire. "Fire" è il prequel del primo libro della trilogia, "Graceling", anche se può benissimo essere letto come un volume a parte, senza che si debba obbligatoriamente leggere anche il primo libro.
Trovo che Fire, la protagonista, sia un concentrato ben bilanciato di altruismo, coraggio, isteria e cocciuta stupidità. Fire è un Mostro e no, non la sto insultando, "mostro" è il termine con qui il popolo della Valle (ambientazione del romanzo) indica la specie a cui appartiene alla protagonista e si tratta di animali (Es: cani, orsi, rapaci, umani) di una bellezza straordinaria con caratteristiche fisiche incredibili (Es: pelo viola, argento, fucsia) e con la capacità di entrare della mente delle persone, leggerla e dominarla. Insomma, Fire è l'unico Mostro umano della Valle da quando le è morto il padre (e per altri motivi eccessivamente lunghi da spiegare), ucciso da lei stessa per impedirgli di rovinare ulteriormente il regno. Anche se da un certo punto del libro in poi continua a d avere delle crisi di pianto isterico al limite del folle, non si tratta di crolli emotivi senza ragione. E' un personaggio davvero equilibrato.
Il protagonista maschile, il principe Brigan è, sin dall'inizio, estremamente misterioso: maltratta Fire la prima volta che si incontrano e continua ad essere insopportabile e maleducato con lei fino a quando non deve scortare la ragazza alla capitale; durante il viaggio infatti i due giovani stringono una strana amicizia fatta di incontri silenziosi e chiaccherate al chiaro di luna. Nonostante all'apparenza fredda, il principe sa essere molto gentile, caloroso e affettuoso come dimostra quando deve parlare con la figlia Hanna o quando, dopo aver stretto amicizia con Fire, si preoccupa per la ragazza mostruosa. Bellissimo anche lo sviluppo romantico tra Brigan e Fire, una romance lenta, ma costante che si intuisce sin dai primi scambi notturni tra i due e che si concluderà con una frase del principe che io trovo magnifica "... Mi sono innamorato di te il giorno in cui ti ho visto scoppiare in lacrime contro il fianco di Piccolo - (il cavallo di Fire) -, dopo che avevi trovato il tuo violino distrutto a terra. La tua malinconia è una delle cose che ti rendono bella ai miei occhi..."; trovo che il concetto di "amore" riunisca in sé anche l'amore per una persona che non è sempre allegra, felice, sorridente, ecc...
Tra tutti i personaggi non protagonisti quelli che più meritano una menzione sono:
- Arciere, il cui vero nome è in realtà Arklin, un abilissimo arciere, appunto; è il vicino di contado (non so se sia una definizione esatta) di Fire e il suo primo amante. E' un personaggio complesso, geloso di Fire fino all'inverosimile, ma inguaribile Don Giovanni che in tutto l'arco della storia mette incinta due personaggi amici della protagonista. PICCOLO SPOILER: alla fine del libro è l'unico dei personaggi "buoni" a morire, ma la sua morte non è mostrata nel racconto
- la principessa Hanna, la figlia di Brigan e di una stalliera, una bambina forte e altruista, insofferente alle regole, ma anche incredibilmente dolce, triste e sola, preoccupata che il padre non la ami veramente;
- Cansrel, il Mostro padre di Fire. Pur essendo morto sin dall'inizio del raccoto Cansrel è presente in tutta la narrazione, soprattutto nei tormenti interiori di Fire, trasformandolo nell'incubo ricorrente della protagonista;
- Immiker, meglio conosciuto come Leck, il futuro re malvagio di Monsea. Leck funge come unico collegamento tra "Graceling" e il prequel "Fire". In questo libro infatti, il prologo è totalmente dedicato all'arrivo di Immiker e suo padre nella Valle. Comunque Leck è un Graceling dei Sette Regni con il potere di
controllare le menti degli uomini con le parole e che interpreterà la parte del cattivo nel primo libro (dove tirerà anche le cuoia).
Nel complesso il libro meriterebbe 4 stelle, ma purtroppo io sono un po' di parte e non riesco a non adorarlo quindi il voto finale è 5 stelle, l'eccellenza!